e adesso, come coltivare?

Ed eccoci con il terzo e ultimo capitolo della saga sull’orto. Abbiamo visto le caratteristiche fondamentali per affrontare la sua pianificazione e cura, da lí siamo passati a come organizzarlo in base agli spazi disponibili. E ora? Beh ora non ci resta che coltivare! Lasciamo di nuovo la parola a Giulia che non vede l’ora di dirci di piú al riguardo!


Eccomi! Continuiamo il nostro percorso nel mondo dell’orto. Una volta scelto lo spazio sul quale coltivare e dopo aver lavorato la terra, si fa una lista di tutti gli ortaggi, fiori ed erbe aromatiche che si vuole piantare, ed in seguito si sceglie se seminare o trapiantare.

Come coltivare? semina o raccolta?

La semina è una tecnica che noi riserviamo solo ad alcune tipologie di ortaggi: zucca, spinaci, fagiolini, fave, taccole, piselli, scurie, valeriana e ravanelli. Il resto degli ortaggi invece li acquistiamo già avviati. Reputo la semina una scelta molto importante e di grande responsabilità perché la procedura è più complessa rispetto a quella di piantare nel terreno una piantina già avviata. Secondo il mio punto di vista la semina è una forma d’arte, richiede tempo, conoscenza, pazienza e dedizione. Se scegliete di seminare potete farlo direttamente in campo aperto con un terreno irrorato e senza ristagni. Non dovrà esserci né troppo freddo né troppo caldo (da qualche parte ho letto che la temperatura ideale del terreno è intorno ai 7° C) e le sementi dovranno essere di buona qualità. L’altra opzione di semina viene fatta all’interno di contenitori appositi o fai da te. Possono essere utilizzati cartoni delle uova, rotoli di carta igienica, vecchi contenitori di plastica di fiori o altre piantine, altrimenti in commercio ci sono una miriade di articoli per la germinazione.

Che ci dici della semina?

Ora vediamo gli step da seguire per ottenere una buona semina:

● Scegliere il contenitore

● Inserire il terriccio adeguato

● Bagnare il terriccio

● Piantare almeno 2 semi per scomparto (per aumentare le possibilità di crescita nel caso uno dei due non si avviasse)

● Creare nel locale di germinazione il giusto tepore e luce per avere una corretta e rapida crescita

● Una volta nate le piantine, trasferirle gradualmente in contenitori all’aperto in zone riparate, in modo da abituare la pianta al nuovo ambiente

● Trapiantare le piantine sul terreno facendo attenzione a non toccare le radici per evitargli il trauma.

Coltivare non é semplice: qualche consiglio?

Verissimo, e per questo ti lascio volentieri una lista sparsa di consigli ed accortezze:

  • Le erbe aromatiche sono perfette da inserire nel vostro orto ed anche molto ornamentali. A chi ne fa un gran uso, però, probabilmente sarà più utile averle a portata di mano all’interno di vasi vicini alla cucina.

● Fate sempre un piano di ciò che volete piantare per la stagione a venire: calcolate gli spazi disponibili considerando sempre la distanza tra una pianta e l’altra (generalmente 30/40cm variabili a seconda della grandezza del vegetale)

● Capire come ruota il sole durante la giornata piantando eventualmente gli ortaggi bisognosi di luce costante nella zona di pieno sole, rispetto agli amanti della mezz’ombra.

● Cercate di adottare la tecnica “a scalare” distribuendo la crescita, e quindi la raccolta, degli ortaggi per evitare di mandare in semenza (in fiore) la produzione. Ad esempio, si pianteranno 10 piante di lattuga nella prima fase, altre 10 dopo due settimane e così via, in modo che il raccolto sia moderato ma costante.

● Ottimizzate gli spazi con la coltura intercalare per sfruttare al massimo lo spazio del terreno piantando verdure a crescita rapida tra quelle a crescita lenta. Esempio: siccome il cavolo cappuccio necessita di più giorni di maturazione rispetto all’insalata, utilizzeremo lo spazio vuoto tra le piantine per far crescere quest’ultima o seminare dei ravanelli tra qualsiasi altra verdura. Questo tipo di coltura aiuta anche ad assecondare le stagionalità. Ad esempio, nella vasca dell’orto in cui abbiamo piantato gli asparagi (che hanno una coltura perenne) nel fuori stagione piantiamo ortaggi che hanno una coltura passeggera.

● Utilizzare il sistema di consociazione aiuta la “comunicazione” tra le piante e permette l’allontanamento dei parassiti.

● Fate il possibile per controllare le erbe infestanti. Tali piante oltre che a dare una sembianza disordinata all’orto, rubano acqua e nutrienti agli ortaggi e il loro propagarsi potrebbe ucciderli. Nei casi più estremi si ricorre a prodotti chimici dannosi per tutte le colture. Essendo un lavoretto noioso e piuttosto ricorrente, cercate di trarne gli aspetti positivi. Io ad esempio lo uso per scaricare la tensione e staccare la mente; mettere le mani nella terra fa sempre bene e stimola gli impulsi primordiali. Per poterle estirpare al meglio si dovranno eliminare dalla radice, non basta levare solo il pezzo in superficie.

● Praticare la pacciamatura può essere utile per tenere a bada le erbe infestanti ed anche per riparare il terreno dalle ostilità della stagione. Svolgere questa operazione in estate manterrà il terreno più bagnato evitando l’evaporazione dell’acqua d’irrigazione ed in inverno isolerà il terreno.

Come possiamo irrigare il terreno?

Esistono vari modi d’irrigazione, vediamone alcuni:

○ l’irrigazione con la pompa se mirata sul colletto della pianta può essere efficace a qualsiasi ora del giorno

○ l’irrigazione ad effetto nebulizzazione/pioggia dev’essere effettuata solamente nelle primissime ore del giorno o in tarda serata, quando cioè la terra e le piante non sono surriscaldate dal calore, altrimenti se effettuata in pieno giorno si rischierà di “cuocere” le piante e sarà uno spreco perché l’acqua a contatto con il calore rischierà di evaporare subito.

○ l’irrigazione con un impianto a goccia è senza dubbio il miglior metodo. Come funziona? Si crea un impianto con raccordi, filtri, tubi e gocciolanti che vengono collegati fra loro ed allacciati ad una fonte d’acqua. Questi tubi vengono appoggiati direttamente sul terreno lungo le file in modo da erogare acqua circoscritta in una zona specifica. Questo sistema essendo mirato evita lo spreco d’acqua, evita l’insorgere di funghi sulle foglie delle piante e può essere messo in funzione a tutte le ore del giorno.

coltivare é un'arte

Hai ancora qualche ultimo consiglio da darci?

Certamente, continuo ancora un po’ prima di salutarti (spero ancora una volta di averti dato spunti interessanti per procedere anche tu con il tuo orto!):

● Munirsi di teli ombreggianti evita che il sole bruci foglie e frutti

● Attenzione ai parassiti, oggigiorno sono molte le specie che colpiscono le giovani piantine. Affidatevi ai prodotti consigliati dai professionisti che lavorano nei consorzi. Si possono adottare anche diverse tecniche poco invasive e naturali cercando sul web, è una scelta personale.

● Attenzione alle lumache che compaiono all’inizio della bella stagione: sono divoratrici di giovani piantine, se la cosa dovesse sfuggirvi di mano rischierete la rasatura al suolo di ogni pianta tenera!

● Potrete creare un orto ornamentale inserendo erbe aromatiche e fiori commestibili e non. Un’altra idea è quella di giocare i colori degli ortaggi: Ad esempio potreste alternare le verze bianche con quelle viola, o piantare tipologie di lattuga diverse nei colori o nelle forme (a foggia liscia, riccia, allungata, tondeggiante, ecc ). È carino anche inserire nel terreno dei cartellini con scritto il tipo di ortaggio corrispondente. Accogliete gli spaventapasseri (nonostante gli uccelli si siano fatti più furbetti di un tempo), aggiungete girandole colorate per vedere dove tira il vento, insomma sprigionate la fantasia!

Sono dell’idea che l’orto rispecchia molto la personalità di chi se ne prende cura, il nostro è sempre molto affollato di ortaggi e disposti sulle file per tipologie. É un mix tra ordine e disordine, un po’ come me e mio padre: tanto meticolosi su alcuni fronti quanto caotici su altri, ma a noi piace così com’è!


Insomma, si é capito che coltivare non é un gioco da ragazzi e di cose da sapere sul mondo degli orti ce ne sono veramente tante. É una sorta di arte di altri tempi, che non puó essere improvvisata…un po’ come l’apicoltura!

Facci sapere che ne pensi di orti e autoproduzione e, mi raccomando, se hai qualche amico amante della natura, gira il link dell’articolo 🙂

Un abbraccio,

Giulia e i Gaeblini

11 commenti su “e adesso, come coltivare?”

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