le etichette dei Gäblini

La storia delle etichette dei Gaeblini, ti va di saperne di piú?

E se oggi parlassimo delle etichette dei Gaeblini? La settimana scorsa abbiamo parlato degli elementi obbligatori o meno sulle etichette del miele. Oggi ci piacerebbe fare una chiacchierata sulle nostre in particolare.

Le etichette dei Gaeblini sono speciali. Sono di parte? Forse sí, forse no. Voglio motivare il mio pensiero, mi pare giusto. Prima che Basti mi conoscesse usavano delle etichette pre-stampate (tristissime, aggiungo io) e con una colla potentissima che la maggior parte delle volte manco con la lavastoviglie si staccavano dal vasetto. Poi sono arrivata io, la rompi (anche se Basti dice che sono la sua musa 🙂 ) e ho iniziato a mettere un po’ di colore al tutto. Letteralmente. Dal colorare le arnie al cambiare le etichette. Cambiare le etichette? Cioé?

Com’é iniziato esattamente il percorso delle etichette dei Gaeblini?

Ma se chiedessi a mia cugina di prepararci delle etichette? che ha studiato grafica…‘. Non volevo impormi, giustamente avevano usato sempre quelle altre etichette. Era giusto una proposta, in punta di piedi. Basti ha colto il suggerimento con entusiasmo e cosí abbiamo chiesto a mia cugina Eleonora se poteva pensarci su, senza obbligo, senza fretta. Doveva essere qualcosa che doveva fare volentieri, se no niente.

La scelta

Eleonora, mia cugina appunto, ha preparato diversi modelli partendo dalla nostra idea di base e da quello che cercavamo. Mentre noi eravamo alla disperata ricerca di uno stampatore di etichette affidabile e soprattutto con una colla decente. Perché ci tenevamo cosí tanto? Perché spesso ci vengono resi i nostri vasetti vuoti, ma con quelle vecchie etichette nella maggior parte dei casi non si riuscivano piú a riutilizzare purtroppo. Non aveva senso. Valeva la pena spendere un po’ di piú ma fare le cose bene, per essere il piú sostenibili possibili. Infine, siamo riusciti nella nostra ricerca e nel frattempo Ele ci ha girato le sue proposte. Beh erano una piú bella dell’altra! Sapevo fosse brava e creativa, ma non potevo immaginare cosí tanto. Io e Basti con gli occhi a cuore…l’imbarazzo della scelta! Alla fine abbiamo optato per quella che potete trovare adesso sui nostri vasetti. Le altre le abbiamo messe da parte ma non dimenticate…magari un giorno ci faremo una special edition?

Aneddoto simpatico

Lo sai che abbiamo scelto quella che la convinceva meno? Tant’é che il titolo del file condiviso era ‘anteprima etichetta 3 proposta non proposta‘. Ti copio qui la didascalia di quest’ultimo file, pari pari come ce l’aveva girata:

VERSIONE 3: AVVISO CHE QUESTA É UNA BOZZA INIZIATA MA NON CONCLUSA, ora mi spiego: l’idea molto bella che mi era venuta era quella di fare alcuni elementi (in questo caso gli esagoni) del color del miele, in modo tale che l’etichetta sembrasse “bucata”. Il problema è che ho finito il vostro miele, quindi non so che colore abbia effettivamente il miele. Ho preferito quindi non perderci altro tempo, ve l’ho comunque allegato nelle proposte per farvi vedere una idea per un’etichetta futura.

PS= di questo progetto mi piaceva anche l’idea dell’etichetta di chiusura tappo con il disegno della goccia

…insomma lei ha sorpreso noi con la sua bravura e noi abbiamo sorpreso lei con la nostra scelta 🙂

Ed ecco finalmente le etichette dei Gäblini!

Qualche aggiustamento nei colori e nello sfondo e le etichette dei Gäblini erano pronte! E ancora piú importante?  Si staccano senza dover interpellare tutti i santi del paradiso. L’etichetta é semplice ma allo stesso tempo molto originale. Le tipiche cellette esagonali non mancano e fanno da sfondo insieme a dei fiori colorati e con un’apina. Una delle cose che mi piace di piú – come anticipato dalla Ele – é il filino che fa da garanzia da chiusura del tappo, con una gocciolona di miele e qualche fiore qua e lá, meraviglioso! Bellissima idea!

le etichette dei Gaeblini sono originali, no?
La famosa gocciolona 🙂

Le etichette dei Gaeblini menzionano tutto il necessaire?

A questo punto mi piacerebbe fare una rapida analisi su quello che c’é scritto su queste etichette. Rispettiamo i 6 punti che vanno obbligatoriamente citati? Le etichette per ovvi motivi sono in tedesco, ma eccoci qui, cogliamo anche l’occasione per tradurtele:

  • Il paese d’origine, ovvero dove é stato raccolto: abbiamo detto che va bene anche sotto forma di aggettivo e c’é (deutscher, “tedesco”)
  • La parola miele:  c’é anche questo (honig, “miele”)
  • Peso netto: nel nostro caso al momento forniamo solo vasetti da mezzo kg (500 g)
  • Termine minimo di conservazione: lo puoi trovare sul famoso filoncino (Mindestens haltbar bis, “da consumarsi preferibilmente entro”)
  • Nome e sede di chi lo distribuisce: nel nostro caso noi, sul lato trovi i dettagli di dove viviamo
  • Il lotto: non lo menzioniamo ma semplicemente perché il TmC cambia ad ogni lotto, quindi non c’é bisogno di citarlo

Direi che non manca nulla!

Esatto 🙂 e c’é dell altro…tra le info facoltative specifichiamo sempre il tipo di raccolto, se millefiori primavera (Frühlingblütenhonig) o millefiori estate (Sommerblütenhonig). Se guardi bene trovi anche una frasetta che specifica che si puó scaldare fino a 40 gradi per riportarlo allo stato liquido senza problemi e senza perdere le sue proprietá naturali (´Honig kann fest werden. Sie können kristallisierten Honig im Wasserbad (bis 40 °) wieder verflüssigen´).

Ecco da dove arrivano le etichette Gaeblini quindi…

Mia mamma ha una sorella gemella con la quale ha e ho un bellissimo rapporto. É un po’ come se fosse la mia seconda mamma (tra l’altro ci legge sempre, quindi ´ciao ziaaa!´). Eleonora é sua figlia, quindi una sorta di sorellina per me. Sono e siamo contenti di averla coinvolta, ci piace pensare che i nostri progetti si allarghino alla nostra famiglia, valichino le alpi e facciano parte di un unico grande progetto, dove ognuno ci mette del suo, con amore e passione. Ecco, Eleonora ci ha messo il suo contributo, per il quale non possiamo che esserle infinitamente grati. Ovvio sappiamo che le etichette non sono tutto ma anche l’occhio vuole la sua parte. Ci teniamo ad offrire un prodotto di qualitá dall’inizio alla fine. Inoltre, ci piace l’idea che i nostri vasetti siano il piú sostenibili possibile e riutilizzabili. Siamo orgogliosi del nostro miele, delle nostre etichette e di mia cugina che ha fatto un gran lavoro!

E a te? Quanto ti piacciono le etichette dei Gaeblini? Ci piacerebbe avere un tuo feedback 🙂

Un abbraccio,

i Gäblini

6 commenti su “La storia delle etichette dei Gaeblini, ti va di saperne di piú?”

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